A group of United Nations experts has urged FIFA and UEFA to ban Israel from international competitions. They contend that this measure is a “necessary response” to address what they describe as an “ongoing genocide” in the Occupied Palestinian Territory amidst the Israel-Hamas War.
The experts specified that any suspension should apply to national teams, not individual athletes, to prevent discrimination based on nationality. Currently, Israel`s men`s national team is participating in UEFA`s World Cup qualification matches for the 2026 World Cup, and Maccabi Tel Aviv is competing in the UEFA Europa League.
In their statement, the experts asserted that “sports must reject the perception that it is business as usual.” They emphasized that “Sporting bodies must not turn a blind eye to grave human rights violations, especially when their platforms are used to normalize injustices.”
This call for a ban follows the conclusion of the United Nations Commission of Inquiry on the Occupied Palestinian Territory, East Jerusalem, and Israel, which concluded its work before the recent UN General Assembly meetings. The experts argue that FIFA and UEFA bear both a moral and legal obligation to act, consistent with international human rights law and the UN Guiding Principles on Business and Human Rights.
They further stated, “They must fulfill their obligations not to provide aid or assistance that would help maintain the situation created by Israel`s illegal presence in the Occupied Palestinian Territory.” The experts also voiced support for actions aimed at implementing the International Court of Justice`s Advisory Opinion and imposing consequences on Israel for breaches of international law.
The appeal, made public on Tuesday, involves eight United Nations experts: Alexandra Xanthaki (Special Rapporteur in cultural rights), K.P. Ashwini (Special Rapporteur on racism and related intolerance), Francesca Albanese (Special Rapporteur on human rights in Palestinian territory), and the Working Group on business and human rights (Pichamon Yeophantong, Damilola Olawuyi, Fernanda Hopenhaym, Lyra Jakulevičienė, and Robert McCorquodale).
These UN experts join a growing chorus calling for Israel`s suspension from FIFA and UEFA due to its actions in the Israel-Hamas War. Similar precedents exist, such as the suspension of Russia by both FIFA and UEFA in February 2022 following its invasion of Ukraine, with Russian teams still barred from international play. Additionally, FIFA has previously banned the Congolese Football Federation for third-party interference and the Pakistan Football Federation for constitutional issues.
FIFA has repeatedly faced requests to suspend Israel over the years. Notably, the Palestinian Football Association made such a request at the FIFA Congress in May 2024, the first since the conflict escalated in October 2023. FIFA announced in October 2024 that it would seek independent legal advice and initiated two investigations: one into the PFA`s discrimination claims against the Israel Football Association, and another regarding Israeli teams operating in what is claimed as Palestinian land.
Upcoming meetings include UEFA`s executive council on December 3 in Nyon, Switzerland, and the next FIFA Congress on April 30, 2026, in Vancouver, Canada.
According to CBS News, the Gaza Health Ministry estimates at least 65,000 Palestinian casualties in the conflict, though it doesn`t differentiate between civilians and combatants. The United Nations considers these figures to be the most reliable casualty estimates.
Esperti ONU Esortano FIFA e UEFA a Sospendere Israele a Causa del Conflitto Palestinese
Un gruppo di esperti delle Nazioni Unite ha esortato la FIFA e la UEFA a bandire Israele dalle competizioni internazionali. Essi sostengono che questa misura è una “risposta necessaria” per affrontare quello che descrivono come un “genocidio in corso” nel Territorio Palestinese Occupato, nel contesto della guerra Israele-Hamas.
Gli esperti hanno specificato che qualsiasi sospensione dovrebbe applicarsi alle squadre nazionali, non ai singoli atleti, per prevenire discriminazioni basate sulla nazionalità. Attualmente, la nazionale maschile di Israele sta partecipando alle qualificazioni UEFA per la Coppa del Mondo 2026, e il Maccabi Tel Aviv è impegnato nella UEFA Europa League.
Nella loro dichiarazione, gli esperti hanno affermato che “lo sport deve rifiutare la percezione che si tratti di un normale svolgimento delle attività”. Hanno sottolineato che “gli organismi sportivi non devono chiudere un occhio sulle gravi violazioni dei diritti umani, specialmente quando le loro piattaforme vengono utilizzate per normalizzare le ingiustizie”.
Questa richiesta di divieto segue la conclusione dei lavori della Commissione d`inchiesta delle Nazioni Unite sul Territorio Palestinese Occupato, inclusa Gerusalemme Est e Israele, che ha terminato il suo operato prima delle recenti riunioni dell`Assemblea Generale dell`ONU. Gli esperti sostengono che FIFA e UEFA hanno un obbligo sia morale che legale di agire, in conformità con il diritto internazionale dei diritti umani e i Principi Guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani.
Hanno inoltre dichiarato: “Devono adempiere ai loro obblighi di non fornire aiuti o assistenza che potrebbero contribuire a mantenere la situazione creata dalla presenza illegale di Israele nel Territorio Palestinese Occupato”. Gli esperti hanno anche espresso sostegno agli appelli per azioni volte ad attuare il parere consultivo della Corte Internazionale di Giustizia e imporre conseguenze allo Stato di Israele per le violazioni del diritto internazionale.
L`appello, reso pubblico martedì, coinvolge otto esperti delle Nazioni Unite: Alexandra Xanthaki (Relatrice Speciale nel campo dei diritti culturali), K.P. Ashwini (Relatrice Speciale sulle forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranza correlata), Francesca Albanese (Relatrice Speciale sulla situazione dei diritti umani nel territorio palestinese occupato dal 1967), e il Gruppo di Lavoro su imprese e diritti umani (Pichamon Yeophantong, Damilola Olawuyi, Fernanda Hopenhaym, Lyra Jakulevičienė e Robert McCorquodale).
Questi esperti dell`ONU si uniscono a un coro crescente di voci che chiedono la sospensione di Israele da FIFA e UEFA a causa delle sue azioni nella guerra Israele-Hamas. Esistono precedenti simili, come la sospensione della Russia da parte di FIFA e UEFA nel febbraio 2022 a seguito dell`invasione dell`Ucraina, con le squadre russe ancora escluse dalle competizioni internazionali. Inoltre, la FIFA ha precedentemente bandito la Federazione Calcistica Congolese per interferenze esterne e la Federazione Calcistica del Pakistan per problemi costituzionali.
La FIFA ha ricevuto ripetute richieste di sospensione di Israele nel corso degli anni. In particolare, la Federazione Calcistica Palestinese ha presentato tale richiesta al Congresso FIFA nel maggio 2024, il primo da quando il conflitto si è intensificato nell`ottobre 2023. La FIFA ha annunciato nell`ottobre 2024 che avrebbe cercato consulenza legale indipendente e ha avviato due indagini: una sulle accuse di discriminazione della PFA contro la Federazione Calcistica Israeliana, e un`altra riguardante le squadre israeliane che operano in quella che viene rivendicata come terra palestinese.
Le prossime riunioni includono il consiglio esecutivo della UEFA il 3 dicembre a Nyon, in Svizzera, e il prossimo Congresso FIFA il 30 aprile 2026 a Vancouver, in Canada.
Secondo CBS News, il Ministero della Salute di Gaza stima almeno 65.000 vittime palestinesi nel conflitto, sebbene non distingua tra civili e combattenti. Le Nazioni Unite considerano queste cifre le stime più affidabili delle vittime.