Ven. Ott 3rd, 2025

Thierry Henry Invita FIFA e UEFA a Discutere l’Eccessivo Carico di Partite con i Giocatori Attivi

La leggenda del calcio Thierry Henry ha lanciato un accorato appello a FIFA e UEFA, esortandoli a intraprendere un dialogo serio e costruttivo con i calciatori attuali. L`obiettivo è trovare soluzioni concrete al problema del calendario eccessivamente fitto, una questione che continua a generare crescenti preoccupazioni per il benessere e la salute fisica e mentale dei giocatori.

L`incremento esponenziale del numero di partite competitive negli ultimi anni ha portato alcuni atleti di punta a disputare fino a 60-70 incontri per stagione. Questo carico non solo compromette le loro prestazioni durante la stagione di club, ma può anche influire negativamente sulla loro forma in vista delle competizioni con le nazionali, riducendone la capacità di performare al massimo livello.

L`Esperienza Personale di Henry: Un Preavviso

Henry ha condiviso la sua esperienza personale, ricordando come, pur giocando un numero inferiore di partite rispetto a oggi, arrivava spesso ai grandi tornei in condizioni fisiche e mentali estenuanti. Ha citato i Mondiali del 2002, e gli Europei del 2004 e del 2008, momenti in cui era “morto” o infortunato prima ancora di scendere in campo, senza la possibilità di prepararsi adeguatamente.

“Sono stato in quella situazione, forse non con il numero [di partite] che questi ragazzi raggiungono ora. Arrivavo ai tornei stanco — mentalmente, fisicamente”, ha rivelato Henry. “Ai Mondiali del 2002, arrivai infortunato. Agli Europei del 2004, arrivai infortunato. Agli Europei del 2008, arrivai infortunato. Ero lì solo per giocare. Non potevo prepararmi. Normalmente, dovresti prepararti per una competizione del genere per essere in grado di performare al massimo livello – non solo io, ma molti giocatori.”

Perché Ascoltare i Protagonisti Attuali?

L`ex attaccante ha sottolineato l`importanza cruciale di consultare i protagonisti attuali del calcio. Secondo Henry, i giocatori ritirati non possono più percepire appieno le sfide odierne con la stessa immediatezza di chi vive quotidianamente il campo. Invece di rivolgersi agli ex, Henry insiste su una “discussione educativa” direttamente con i sindacati dei giocatori e le stelle del calcio moderno, come Virgil van Dijk o Mohamed Salah.

“Per me, è abbastanza semplice”, ha affermato. “Non si tratta di lamentarsi o dire che i giocatori guadagnano troppo, né di dibattere. Si tratta di avere una discussione educativa con il sindacato dei giocatori – una vera, non con gli ex giocatori. Non chiamatemi, UEFA. Non chiamatemi, FIFA. Non gioco più. Non so più come ci si sente. So come ci si sentiva, ma non so come ci si sente ora, quindi parlate con Virgil van Dijk, parlate con Mo Salah… Sedetevi con loro. Aprite un dialogo con loro. Sono loro gli attori principali in questo momento.”

Anche il collega analista Jamie Carragher si è detto pienamente d`accordo con Henry, specialmente alla luce dei continui tentativi da parte degli organi di governo di aggiungere sempre più partite al calendario internazionale. Nonostante proposte come l`espansione dei Mondiali a 64 squadre o un Mondiale per club ogni due anni non siano state formalizzate, la tendenza all`aumento delle competizioni è chiara e preoccupante.

Critiche alle Nuove Competizioni e l`Onere Finanziario per i Tifosi

Sia Henry che Carragher hanno criticato aspramente competizioni più recenti come la UEFA Nations League, introdotta nel 2018, e il nuovo formato della FIFA Club World Cup, tenutosi negli Stati Uniti la scorsa estate.

“La UEFA che ha aggiunto la Nations League – non era necessaria”, ha dichiarato Carragher. “La FIFA che ha aggiunto la Coppa del Mondo per club non era necessaria. Nessuno là fuori chiedeva queste competizioni. Le stanno semplicemente fornendo per fare più soldi e basta. Sappiamo perché ci sono più partite.”

Henry ha ammesso di aver a malapena seguito la Coppa del Mondo per club, esprimendo la sua stanchezza come tifoso. “Come tifoso, sono stanco”, ha detto. “Non ho guardato la Coppa del Mondo per club. Ho dovuto fare qualcosa in finale. Me ne sono andato [all`]intervallo… È troppo. Amo la mia famiglia e a [un certo] punto, ho bisogno di una pausa. Amo il calcio, ma chi l`ha guardata? Dai. Troppo è troppo, e lo adoro, ma siamo tutti onesti – troppo è troppo.”

L`ex campione del mondo ha anche evidenziato il costo finanziario crescente per i tifosi, che si trovano a dover pagare per biglietti, abbonamenti e merchandising per una miriade di tornei. Ha interrogato retoricamente sulla profondità del portafoglio di un fan che voglia seguire Nations League, Champions League, le coppe nazionali inglesi e comprare le maglie delle squadre.

Henry ha concluso il suo appello, esortando l`attuale generazione di calciatori a “essere forti e farsi sentire” per promuovere un cambiamento significativo. Ha sottolineato che gli ex giocatori, pur potendo offrire idee e soluzioni, non detengono il potere decisionale. “Le uniche persone che possono cambiare il loro destino sono i giocatori stessi”, ha riassunto, ponendo la responsabilità nelle mani di chi vive il calcio giorno per giorno.

By Federico Santoro

Federico Santoro, dal cuore di Roma, trasforma ogni evento sportivo in una narrazione avvincente. La sua voce distintiva nel racconto delle partite di basket e calcio ha creato uno stile unico nel panorama giornalistico italiano. Le sue analisi tattiche sono apprezzate sia dagli appassionati che dai professionisti del settore.

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