Il Campionato Europeo Femminile UEFA 2025 prenderà il via in Svizzera, ospitando le 16 migliori squadre del continente. L`Inghilterra, campione in carica dell`Europeo, avrà gli occhi puntati addosso, mentre la Spagna si presenta come co-favorita per competere per il titolo. Altre potenze europee come Germania, Francia e Svezia affrontano sfide simili da parte di squadre emergenti, e nel calcio da torneo, si sa, tutto può accadere.
C`è ampio dibattito su quali squadre siano favorite, possibili sorprese o outsider, ma le cose si definiranno una volta che fischierà l`inizio della fase a gironi. La forma recente, la profondità della rosa e altri fattori determineranno chi si affermerà come la migliore d`Europa. Ecco come, a mio avviso, si posizionano le 16 squadre al momento:
1. Inghilterra
Guidate dalla commissaria tecnica Sarina Wiegman, le “Lionesses” sono le campionesse in carica e hanno meritato l`onore di essere la squadra meglio classificata all`inizio del torneo. Nonostante i ritiri dalla nazionale di Mary Earps e Fran Kirby, e l`assenza di Millie Bright, molte delle giocatrici che hanno vinto il titolo nel 2022 sono ancora presenti per un altro percorso profondo nel torneo. Ci sono punti interrogativi sul ruolo del portiere, ma questa è un`opportunità per Hannah Hampton di brillare.
2. Spagna
Le vincitrici della Coppa del Mondo FIFA Femminile 2023 sono le favorite per rivaleggiare con l`Inghilterra per il titolo. Vantando il miglior centrocampo del mondo con le vincitrici del Pallone d`Oro Aitana Bonmati e Alexia Putellas, la Spagna combina dominio tecnico e fluidità offensiva implacabile. Tuttavia, la condizione medica di Bonmati (in recupero dalla meningite) rappresenta un punto interrogativo sulla sua disponibilità nella fase a gironi, così come per il portiere Cata Coll, che sta combattendo con la tonsillite. Forse questo è il torneo in cui Claudia Pina si affermerà come titolare anziché subentrante di impatto.
3. Germania
A complicare le cose tra le favorite del torneo c`è la Germania. Le finaliste del 2022 e medaglia di bronzo alle Olimpiadi 2024 sono in forma per lo più solida in vista del torneo. Saranno senza Lena Oberdorf a causa di un infortunio e Alex Popp si è ritirata, ma un attacco ricostruito con Lea Schuller e ali dinamiche ha messo in crisi le difese e saranno un avversario difficile per tutto il torneo.
4. Svezia
Da sempre una perenne minaccia nei tornei, la Svezia rimane un avversario temibile anche con qualche problema di infortunio. L`infortunio alla caviglia che ha messo fuori gioco Fridolina Rolfo per almeno la prima partita del girone è una perdita importante, così come l`assenza della futura stella Rosa Kafaji e del portiere Zecira Musovic, che è in congedo per maternità. La rosa ha molta profondità, e Stina Blackstenius è fresca vincitrice della Champions League e autrice del gol decisivo.
5. Francia
Non si può non rimanere colpiti dal gioco elettrizzante di Kadidiatou Diani e Marie Antoinette Katoto, e Sandy Baltimore e Salma Bacha sono bestie da contropiede. Manterranno la Francia una minaccia per tutta la competizione, ma la “mentalità da torneo” della Francia le ha a lungo perseguitate, e non sembra che abbiano scosso questa narrativa senza veterane come Wendie Renard o Eugenie Le Sommer, escluse dalla rosa.
6. Paesi Bassi
Campionesse nell`Europeo 2017, le olandesi hanno da allora visto un leggero calo rispetto ad altre squadre di vertice nel mondo. Sebbene avranno sempre quel 2017, c`è quasi troppa incertezza sulla forma recente e sulle giocatrici titolari per inserirle tra le favorite, e sono troppo forti per essere considerate outsider. Vivianne Miedema ha superato ogni incertezza sulla sua forma fisica nei recenti test pre-Europeo, mentre Lineth Beerensteyn rimane un punto interrogativo.
7. Norvegia
È impensabile che un attacco composto da Ada Hegerberg, Caroline Graham Hansen e Guro Reiten sia fuori dalle prime cinque posizioni, ma eccoci qui. Sebbene la loro offensiva possa competere con qualsiasi altra in Europa grazie alle abilità su palla ferma e alla transizione esplosiva, questo gruppo ha una storia di cronica sottoperformance nei grandi tornei internazionali.
8. Italia
A volte bisogna osare, quindi complimenti all`Italia che si posiziona stabilmente a metà classifica. Hanno sufficiente flessibilità tattica, e con l`esperienza della veterana Cristiana Girelli, il gruppo potrebbe cambiare forma a sufficienza per presentare la giusta dose di caos nelle partite. Saranno senza Giulia Dragoni e mancherà la sua creatività, ma Cecilia Salvai potrebbe essere un`altra soluzione a centrocampo.
9. Danimarca
Le danesi si affidano al talento d`attacco d`élite di Pernille Harder, e il gruppo eccelle nelle transizioni rapide e nei cross, con la difesa rinforzata dalla difensora della NWSL Isabella Obaze. Ma come qualsiasi squadra, un eccessivo affidamento su una sola giocatrice può portare al disastro, e le palle perse della Danimarca nel gioco più lento potrebbero penalizzarle.
10. Islanda
Il gruppo è spesso organizzato e solido in difesa. Guidate da Glódís Viggósdóttir, la difensora centrale ha dovuto gestire un infortunio persistente da maggio, e il gruppo ha faticato a convertire partite equilibrate in vittorie convincenti. L`attaccante Sveindís Jónsdóttir è un punto luminoso in attacco e sui lunghi rimesse laterali, ma se raggiungeranno la fase a eliminazione diretta, potrebbero incontrare seri problemi.
11. Belgio
Energie da vera outsider per il Belgio. Sono in un girone difficile, con Italia, Spagna e Portogallo, e dovranno abbracciare la pressione che deriva da un grande torneo. Dipenderanno dalla capitana Tessa Wullaert nei contropiedi, mentre la giovane centrocampista Marie Detruyer tesse le fila.
12. Svizzera
È istintivo credere che una nazione ospitante farà bene nel torneo che organizza, specialmente quando ha una giovane prospetta in ascesa per cui fare il tifo, l`attaccante diciottenne Sydney Schertenleib. Se dovesse avere una prestazione eccezionale, potrebbe galvanizzare la squadra e la nazione, ma la perdita di diverse giocatrici per lesioni ai legamenti prima del torneo potrebbe indicare un inizio difficile.
13. Portogallo
Il gruppo ha subito quattro sconfitte consecutive in Nations League e ha trattenuto il fiato per la possibilità di non avere Kika Nazareth disponibile. Il calcio da torneo offre un nuovo inizio, e il Portogallo ha dimostrato di essere una squadra insidiosa nelle competizioni ad alta posta. Il ritorno dall`infortunio di Nazareth potrebbe essere proprio la speranza che cambia le cose per il Portogallo con la sua classe in campo.
14. Polonia
La Polonia fa il suo debutto nel torneo e sarà spinta dall`attaccante Ewa Pajor. La punta è indubbiamente una delle migliori al mondo sotto porta, avendo segnato 25 gol con il Barcellona, e un profilo in crescita con Paulina Tomasiak al suo fianco potrebbe significare che l`eccessiva dipendenza da una sola giocatrice potrebbe non essere un problema. Tuttavia, la loro esperienza molto limitata nei tornei potrebbe essere un ostacolo difficile.
15. Galles
Le debuttanti sono qui senza nulla da perdere e tutto da guadagnare mentre entrano negli Europei con una fiducia incrollabile. Guidate dalla capitana Angharad James, hanno attribuito il cambiamento di mentalità alla commissaria tecnica Rhian Wilkinson, e la veterana della squadra Jess Fishlock ha fatto eco a questi sentimenti. Se il ritorno dall`infortunio di Sophie Ingle sarà effettivamente pronto per essere messo alla prova in campo, le “Dragonesse gallesi” potrebbero sorprendere qualcuno.
16. Finlandia
Il gruppo non è estraneo alla disciplina in difesa e all`utilizzo di calci piazzati o contropiedi per scombinare le partite, ma ci sono punti interrogativi sugli infortuni persistenti alla stella difensiva Natalia Kuikka, che ha minuti limitati a causa della gestione del suo infortunio. L`assenza di Elli Pikkujämsä in difesa o di Jutta Rantala in attacco presenta solo ulteriori sfide per l`intesa di squadra all`inizio del torneo.