L`Olympique Lyonnais è stato retrocesso in Ligue 2 a seguito di una decisione della Direzione Nazionale del Controllo di Gestione (DNCG), l`organo di controllo finanziario del calcio francese. La decisione arriva sette mesi dopo che il club era stato inizialmente posto in stato di retrocessione provvisoria a causa di problemi di gestione finanziaria.
Il club ha immediatamente annunciato l`intenzione di presentare ricorso contro il provvedimento. Questa azione legale mira a guadagnare ulteriore tempo per soddisfare i requisiti finanziari imposti dal DNCG.
In un comunicato diffuso su X, l`Olympique Lyonnais ha dichiarato di prendere atto della “incomprensibile decisione” e di voler presentare ricorso immediato. “Negli ultimi mesi, abbiamo lavorato a stretto contatto con il DNCG, soddisfacendo tutte le sue richieste con conferimenti di capitale superiori agli importi richiesti”, si legge nella nota. “Grazie ai contributi dei nostri azionisti e alla vendita del Crystal Palace, la nostra posizione di cassa è migliorata significativamente e disponiamo di risorse più che sufficienti per la stagione 2025/26. Con tanta liquidità dimostrata e successi sportivi che ci hanno portato in competizioni europee per due anni consecutivi, non capiamo sinceramente come una decisione amministrativa possa retrocedere un così grande club francese. Attraverso il nostro ricorso, dimostreremo le nostre sostanziali risorse di cassa necessarie affinché l`Olympique Lyonnais mantenga il suo posto in Ligue 1”.
La decisione è stata presa martedì dopo un`udienza davanti al DNCG, alla quale ha partecipato il proprietario e presidente del club, John Textor.
I problemi finanziari del Lione sono venuti alla luce a novembre, quando il club è stato provvisoriamente retrocesso a causa di un debito multimilionario, stimato da alcune fonti tra i 200 e i 530 milioni di dollari. La decisione provvisoria del DNCG dello scorso autunno aveva messo pressione su Textor per migliorare la situazione finanziaria del Lione prima di una sentenza definitiva. Alcune mosse recenti volte a generare liquidità hanno in parte migliorato la situazione.
Diversi giocatori hanno lasciato il Lione nel tentativo del club di incassare importanti commissioni di trasferimento. Tra queste, la cessione di Rayan Cherki al Manchester City all`inizio di questo mese, un affare che avrebbe portato circa 41,76 milioni di dollari nelle casse del club. Anche la mossa di Textor di vendere il Crystal Palace in Inghilterra, un altro club sotto l`ombrello di Eagle Football Holdings, potrebbe giocare un ruolo. Sembra infatti che Textor abbia concordato di vendere la sua quota del 44,9% del Palace a Woody Johnson, proprietario dei New York Jets della NFL, per una cifra attorno ai 258 milioni di dollari. Tuttavia, è probabile che i fondi non siano ancora stati ricevuti, il che potrebbe aver influito sulla decisione del DNCG.
“Potete vederlo grazie ai contributi dei nostri azionisti, abbiamo investito nuovo capitale, non solo per il DNCG, ma anche per il nostro processo di licenza UEFA. Per non parlare della buona notizia della vendita del Crystal Palace. La nostra situazione di liquidità è migliorata considerevolmente”, ha dichiarato Textor ai media prima dell`udienza di martedì, secondo quanto riportato da RMC. “Tutti di solito sanno quanto abbiamo venduto il Crystal Palace. Questi soldi sono investiti in Eagle. Ovviamente, ci piace usarli per ripagare i nostri debiti. Ci piace anche renderne una parte disponibile per la società. La UEFA ci ha chiesto di investire una somma di denaro nella società per garantirne la sostenibilità e rassicurarla. Abbiamo accettato la sua richiesta e fornito questo importo. E questa è la presentazione che abbiamo fatto al DNCG”.
Ironia della sorte, nonostante le difficoltà finanziarie, il Lione ha concluso la stagione 2024-25 al sesto posto in Ligue 1, qualificandosi per la fase a gironi della UEFA Europa League.