Lamine Yamal, che fa sembrare straordinario ciò che è ordinario dal 2007. Proprio quando si pensava che la giovane superstar del Barcellona avesse raggiunto il limite massimo di ciò che ci si poteva ragionevolmente aspettare da un diciassettenne su un campo da calcio, ecco che sorprende ancora in una partita a eliminazione diretta di Champions League con due dei momenti di brillantezza più eccezionali visti in questa stagione, realizzandoli entrambi nello stesso tempo di gioco.
Prima l’assist. Mandando Florentino a terra e Nicolas Otamendi a sbattere contro lo schermo involontario di Robert Lewandowski, Yamal si è lanciato in area, aprendosi lo spazio per provare a tirare a giro verso l’angolo lontano. Solo il giovane sa se fosse quello che stava cercando di fare. Quello che ha fatto è stato curvare la palla allontanandola dalla porta e indirizzandola perfettamente nella traiettoria di Raphinha per il gol di apertura.
Se chiunque altro, a parte forse una mezza dozzina di giocatori sul pianeta, facesse una cosa del genere, la definiresti con sicurezza un errore. A un’età in cui non può legalmente votare alle elezioni, il processo decisionale e l’abilità tecnica di Yamal sono tali da dover almeno considerare la possibilità che l’abbia fatto apposta.
Non c’erano dubbi sul suo gol, il tiro che ha ripristinato il vantaggio di due gol del Barcellona sul Benfica dopo che Nicolas Otamendi aveva segnato da corner. Raccolta la palla vicino alla linea laterale destra, Yamal ha superato una sfida, ma il suo tocco lo stava portando lontano dalla porta mentre si allineava con il limite dell’area. Di nuovo, sembrava non importare.
Con un arretramento minimo e quasi senza forza, Yamal ha incontrato la palla in corsa. L’effetto che le ha dato ha lasciato Anatolii Trubin senza possibilità di avvicinarsi. Anche per un giovane con il suo personale album di gol immacolato, questo potrebbe essere il migliore del lotto.
Il Barcellona avrebbe poi aumentato il proprio vantaggio quando Raphinha ha finalizzato un rapido contropiede poco prima dell’intervallo. Il brasiliano avrebbe potuto concludere questa partita con due gol, ma indiscutibilmente è stata la giornata di Yamal. Ancora una volta. La tentazione sarebbe quella di etichettare questo, la prima partita a eliminazione diretta di Champions League in cui ha segnato, come un momento di svolta per il giovane. Per la maggior parte lo sarebbe. Nel caso di Yamal, probabilmente abbiamo superato il momento di svolta un po’ di tempo fa a Euro 2024, forse quando ha superato Pelé diventando il più giovane marcatore di sempre in un grande torneo.
Infatti, a 17 anni e 241 giorni, Yamal è diventato il giocatore più giovane a segnare e fornire un assist in una partita di Champions League, battendo il precedente record di Breel Embolo di tre settimane e un giorno. Lionel Messi, forse l’ultimo giocatore ad apparire così bravo a questa giovane età, ha segnato e fornito un assist in una vittoria per 5-0 sul Panathinaikos all’età di 18 anni e 131 giorni.
Yamal e compagni sono ora la prima squadra ufficialmente in lizza per i quarti di finale di Champions League (scusa Arsenal, dovrai presentarti domani sera). Sembra un’altra grande occasione per piegare al volere di un adolescente, magari sfondando la difesa di alto livello dell’Inter.
Se dovesse essere l’Inter l’avversaria del Barcellona, non si scommetterebbe contro un grande impatto di Yamal. Tale è la sua traiettoria, sembra una questione di quando sopraffarrà la prossima difesa d’élite, non se lo farà. Quanto tempo allora prima di iniziare a togliere una parola dall’etichetta così spesso applicata a lui, il miglior giovane giocatore del mondo?