Jannik Sinner sospeso per tre mesi dopo due test antidoping falliti
Il campione italiano di tennis Jannik Sinner, attuale numero 1 del ranking mondiale, è stato sospeso per tre mesi in seguito a due test antidoping risultati positivi. La sospensione è il risultato di un accordo raggiunto con l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA).
Sinner, 23 anni, non potrà partecipare a competizioni ufficiali fino al 4 maggio. Il tennista era stato precedentemente scagionato da ogni accusa dopo che due test effettuati nel marzo 2024 avevano rilevato tracce del steroide proibito clostebol nel suo organismo.
Secondo quanto emerso, la contaminazione era avvenuta accidentalmente tramite il suo fisioterapista, che aveva utilizzato uno spray contenente la sostanza vietata per trattare una ferita sulla propria mano prima di massaggiare Sinner. Lo spray era stato acquistato da un altro membro del team di Sinner.
La WADA aveva inizialmente fatto ricorso contro la decisione di scagionare Sinner, ma ora è stato raggiunto un accordo per una sospensione di tre mesi. L’agenzia ha riconosciuto che Sinner “non aveva intenzione di barare” e che la sostanza “non ha fornito alcun beneficio in termini di prestazioni”.
La sospensione, iniziata il 9 febbraio, impedirà a Sinner di partecipare ai prestigiosi tornei Masters di Indian Wells e Miami, così come alla maggior parte degli eventi su terra battuta che precedono il Roland Garros. Il campione italiano potrà tornare in campo agli Internazionali d’Italia di Roma, che iniziano il 7 maggio.
Sinner ha dichiarato di aver accettato la sospensione per chiudere una vicenda che si trascinava da quasi un anno, riconoscendo la propria responsabilità per la negligenza del suo team. Il tennista potrà partecipare al prossimo torneo del Grande Slam, il Roland Garros, che inizia il 25 maggio.