La stagione anime primaverile è appena iniziata e offre già spunti di discussione. La nuova serie action “Kijin Gentoushou” (Le Cronache di Umani e Demoni) si addentra nello scontro tra due razze, legami familiari, tradimento e amore tragico. Analizziamo insieme cosa rende quest`anime degno di nota e quali sono i suoi punti deboli.
Il primo episodio dura circa un`ora e funge da introduzione, immergendo lo spettatore nell`infanzia dei protagonisti e nel conflitto centrale della storia. I fratelli Jinta e Suzune lasciano la loro casa a causa di un padre crudele. Il motivo del dissidio è l`appartenenza di uno dei figli alla razza dei demoni. Sotto una benda di stoffa sulla testa, la ragazza nasconde il suo occhio rosso brillante. Jinta non è spaventato dalla vera natura della sorella, e lei, a sua volta, è pronta a seguirlo ovunque.
I bambini fuggiti di casa sarebbero morti di freddo se non fossero stati trovati da un uomo compassionevole. Li ha portati nel villaggio di Kadoono e li ha accolti come se fossero suoi (l`uomo si è rivelato davvero buono, ma se solo avesse saputo cosa sarebbe successo…). Cercherò di evitare spoiler, ma per chiarire il futuro conflitto, parlerò di un altro personaggio: una giovane sacerdotessa. È cresciuta insieme a Jinta e Suzune in questo villaggio ed è diventata per loro una nuova famiglia. Sebbene tutti e tre si amino a modo loro, non riescono a capire né sé stessi né gli altri. Ognuno desidera sacrificarsi per gli altri, ma da questo non ne deriva nulla di buono.
Una coppia di frecciate dall`esterno distruggono quello che sembrava un solido legame familiare, che si trasforma in un istante in un crudele tradimento. La colpa è delle persone stesse o delle macchinazioni dei demoni? O forse i protagonisti sono semplicemente eccessivamente ingenui o, al contrario, molto ipocriti? Come al solito, esistono molti modi per evitare quella fatidica situazione, ma gli eroi scelgono il peggior scenario possibile. Quindi, il guaio è fatto, e ora non ci resta che guardare e indovinare cosa ne uscirà.
All`inizio del primo episodio, le figure del fratello premuroso e della dolce sorellina demone mi hanno ricordato un anime popolare come “Demon Slayer”. Ma solo all`inizio. Lo sviluppo successivo delle relazioni tra i personaggi, la narrazione della serie e il punto di svolta alla fine dell`episodio seguono tutt`altro copione. L`atto veramente demoniaco della sorellina o manda in tilt il fratello o manifesta i suoi veri sentimenti. La reazione veemente e l`aggressività di Jinta sono comprensibili, ma Tanjiro non si sarebbe scagliato così furiosamente contro la sorella con una katana. Solo che Nezuko non ha mai fatto del male agli umani, mentre Suzune, come una lupa che si è tolta la pelle di pecora, ha distrutto tutto ciò che era caro a suo fratello. Sì, in questa storia i membri della famiglia si ritrovano su lati opposti della barricata che separa umani e demoni.
Il concetto generale del nuovo anime ricorda comunque “Demon Slayer”. Il protagonista, armato di una fantastica antica katana, si incammina sulla via del cacciatore di demoni, eseguendo incarichi per eliminarli. Solo che, a differenza del popolare shonen con il trio divertente, rumoroso e buffo composto da Tanjiro, Inosuke e Zenitsu, in questa novità tutto è molto più cupo. In “Le Cronache di Umani e Demoni”, il protagonista appare come una persona seria, ponderata e riservata, a cui spetta percorrere un difficile e triste cammino in solitudine.
Nonostante il primo episodio duri quasi un`ora, alcuni momenti sembrano troppo affrettati, altri eccessivamente dilatati. Le scene dell`infanzia, i dialoghi sulla strada scelta e il dovere verso il villaggio si trascinano così lentamente e placidamente che si potrebbe pensare che sia un genere iyashikei. E invece è dichiarato un action, a cui bisogna ancora arrivare. Fortunatamente, dalla metà dell`episodio, il ritmo della narrazione inizia ad accelerare, familiarizzando gradualmente gli spettatori con demoni astuti, ma fin troppo semplici, e svelando allo stesso tempo le maschere del trio di protagonisti.
La sacerdotessa dal cuore tenero e iper-responsabile è pronta a compiacere tutti, ma si allontana dai suoi sentimenti e da coloro che ama. La piccola Suzune cede ai sussurri demoniaci e decide di vendicarsi del tradimento usando la sua forza demoniaca risvegliata. Le salta la testa così velocemente che l`immagine della bambina carina scompare immediatamente dalla memoria di tutti, incluso suo fratello. Jinta, invece, da persona premurosa ma indecisa ed eccessivamente mite, si trasforma temporaneamente in un guerriero furioso e spietato. Evviva, l`azione!
Le scene di combattimento nel primo episodio dell`anime sono realizzate a un livello medio, ma l`aspetto della demone bionda è stato piacevole: appare contemporaneamente pazza e bella, con una prevalenza della prima. Ci sono invece domande sull`animazione del combattimento tra Jinta e il demone bestiale. Cosa c`è che non va nel braccio dell`eroe? Perché è volato via così stranamente? E perché il demone ha dato così semplicemente il suo braccio a Jinta? A quanto pare, c`è solo una risposta: affinché il protagonista dell`anime diventi più forte, e la trama successiva si sviluppi basandosi sulla figaggine della sua nuova abilità demoniaca. È venuto un po` banale, ma la futura svolta degli eventi piacerà un po` di più: il protagonista viaggerà nel tempo per capire il significato del possesso della lama e proteggere le persone dai demoni.
Nonostante tutta la varietà emotiva del primo episodio, il secondo si presenta molto più armonioso e interessante. Questo episodio, per la sua composizione, ricorda ancora “Demon Slayer”. L`eroe risponde a una richiesta di aiuto, conosce persone che affermano di aver visto un demone, si scontra con il nemico e lo uccide. Anche se sembra piuttosto semplice, l`episodio in sé suscita interesse grazie a accenni nascosti e non troppo nascosti al passato del protagonista e al suo legame con le persone che ha salvato.
Dopo aver visto i primi due episodi dell`anime “Le Cronache di Umani e Demoni”, ho avuto una sensazione ambivalente. Da un lato, è interessante osservare il protagonista, la sua crescita come spadaccino e cacciatore di demoni. Dall`altro, i demoni stessi non mi hanno catturato affatto. Anche la sorella del protagonista, nonostante la sua spettacolare trasformazione, non è percepita come un`antagonista a pieno titolo. E anche quei demoni che l`hanno aiutata nel primo episodio sembravano piuttosto deboli. Forse nei futuri episodi ci mostreranno avversari più forti, e anche meglio riveleranno la motivazione e gli intenti di Suzune. Non resta che aspettare.