La Coppa del Mondo per Club affronta numerose critiche, ma l`enorme disparità competitiva tra una potenza calcistica europea e la migliore squadra dell`Oceania non è una di queste. Sebbene la schiacciante vittoria per 10-0 del Bayern Monaco sull`Auckland City possa apparire problematica, essa non sminuisce affatto il legittimo diritto dell`Auckland City di prendere parte al torneo.
Nonostante le perplessità sollevate da alcuni, che si sono chiesti se una squadra semi-professionistica come l`Auckland City dovesse partecipare dopo una sconfitta così severa, la risposta è un categorico sì. Se l`obiettivo primario della competizione è identificare il miglior club del mondo riunendo i campioni di ogni continente, allora l`Auckland City, in quanto rappresentante dell`Oceania, ha ogni diritto di essere presente. Si potrebbe persino sostenere che abbiano più diritto del Bayern, che non ha vinto la sua Champions League nelle ultime quattro stagioni. Il vero squilibrio, piuttosto, risiede nel formato stesso del torneo, che assegna all`Oceania un solo posto, costringendo le squadre delle nazioni calcistiche più piccole a contendersi un`unica posizione, mentre i giganti europei beneficiano di un accesso più agevole.
Fuori dal campo, la disparità finanziaria è lampante: il budget annuale dell`Auckland City rappresenta una minuscola frazione di quanto una singola superstar del Bayern Monaco guadagni in un mese. Tuttavia, questa realtà non è da imputare all`Auckland City, né dovrebbe servire da motivo per escluderli. Le vittorie schiaccianti del Bayern non sono un`eccezione; hanno ottenuto margini simili contro altre squadre professionistiche. Il punteggio di 10-0, pur essendo un margine significativo, è stato un risultato statisticamente raro anche considerando i numerosi tiri del Bayern, evidenziando uno squilibrio brutale verificatosi in quel giorno specifico, ma non un difetto intrinseco alla presenza dell`Auckland City nel torneo.
I problemi autentici che affliggono la Coppa del Mondo per Club riguardano il sovraccarico di impegni per i giocatori, l`espansione del numero di club apparentemente cinica e la generale apatia del pubblico. L`equilibrio competitivo è una questione secondaria rispetto a queste problematiche più profonde. Un singolo risultato così sbilanciato contro un campione continentale non dovrebbe mai essere un motivo per negargli l`accesso a un campionato intercontinentale.
Prossime partite dell`Auckland City (per contesto storico dell`articolo):
- Partite: Venerdì, 20 giugno, Benfica vs. Auckland City, 12:00, Inter&Co Stadium, Orlando; Martedì, 24 giugno, Auckland City vs. Boca Juniors, 15:00, GEODIS Park, Nashville