La finestra estiva di calciomercato è spesso un momento di grande attesa per l`arrivo di nuovi giocatori e per valutare come si integreranno nelle rispettive squadre. A meno che tu non sia un masochista, ovviamente. Esaminando i movimenti di calciatori americani tra club, si trovano esempi eccellenti che hanno alterato in meglio il futuro della Nazionale maschile di calcio degli Stati Uniti. Vengono subito in mente casi come Christian Pulisic al Borussia Dortmund e Clint Dempsey al Fulham. Tuttavia, esiste anche una lunga lista di trasferimenti fallimentari compiuti da giocatori americani, ed è proprio questo l`ambito che andremo ad analizzare. Quali sono alcuni dei peggiori trasferimenti mai effettuati da calciatori statunitensi? Preparatevi, perché questa lista è sorprendente.
5. Sebastian Soto al Norwich City (2023)
Questo è un caso un po` di nicchia, ma il trasferimento di Sebastian Soto al Norwich fu piuttosto strano. Sebbene fosse un giocatore di talento, in quel periodo stava diventando sempre più difficile ottenere permessi di lavoro in Inghilterra. Soto si trasferì a parametro zero dall`Hannover con l`obiettivo di essere prestato per qualificarsi per un permesso di lavoro inglese, cosa che non avvenne mai. Dopo questo episodio, avvenuto quando aveva 20 anni, ha giocato per quattro club diversi in quattro paesi differenti ed è attualmente senza squadra dopo la scadenza del suo contratto con l`Austria Klagenfurt. A soli 24 anni, c`è ancora tempo per rimettere in carreggiata la sua carriera, ma rimanere stabilmente al Norwich avrebbe potuto fare una grande differenza, non solo nella carriera di Soto ma anche per Josh Sargent, che ha anch`esso recentemente lasciato il Norwich.
4. Matt Turner all`Arsenal (2022)
Seguendo le orme di Zack Steffen, che andò al Manchester City come portiere di riserva, Matt Turner si trasferì all`Arsenal per ricoprire lo stesso ruolo, lasciando i New England Revolution. Sulla carta, la mossa sembrava accettabile, dato che avrebbe almeno giocato nelle partite di coppa per mantenersi in forma per la USMNT, e ci sarebbe stata ampia rotazione, ma non è andata così. Turner ha giocato solo sette partite in totale per l`Arsenal tra Europa League e FA Cup prima di trasferirsi al Nottingham Forest, un`altra mossa bizzarra. Turner potrebbe tecnicamente avere tre trasferimenti distinti in questa lista, dato che da quando ha lasciato i Revolution, ha giocato solo 24 partite totali in Inghilterra. È impressionante che abbia mantenuto la maglia da titolare della USMNT per tutto questo tempo nonostante il numero esiguo di partite giocate, ma la situazione potrebbe cambiare per la Coppa del Mondo 2026 se non dovesse ottenere un posto fisso.
3. Ricardo Pepi all`Augsburg (2022)
Il trasferimento di Ricardo Pepi dall`FC Dallas alla Bundesliga dimostra che non tutte le mosse strane finiscono per rovinare una carriera, ma questa fu certamente singolare, lasciando l`FC Dallas per una squadra in zona retrocessione. Ha fatto 16 apparizioni per l`Augsburg durante il suo periodo al club prima di essere mandato in prestito all`FC Groningen. Quel periodo fu sufficiente per attirare l`attenzione del PSV, dove Pepi ha ora ricevuto la maglia numero nove e avrà grandi aspettative questa stagione, il che è un segno della sua determinazione a superare un difficile adattamento all`Europa e uscirne rafforzato.
2. Jozy Altidore al Sunderland (2013)
Cosa sarebbe successo se Jozy Altidore non avesse mai lasciato i Paesi Bassi? Al culmine della sua forma con l`AZ Alkmaar, Altidore si trasferì in Premier League per unirsi al Sunderland. In due anni con i “Black Cats”, Altidore ha collezionato 42 presenze in Premier League, segnando un solo gol, dopo averne segnati 50 in 93 presenze per l`AZ nel massimo campionato olandese. Altidore sarebbe tornato al suo meglio con il Toronto FC nella Major League Soccer, ma al culmine della sua carriera, quegli anni al Sunderland furono persi.
1. Freddy Adu al Benfica (2007)
Irrompendo sulla scena, Freddy Adu sembrava la prossima grande speranza del calcio americano dopo aver firmato con il D.C. United nel 2004 all`età di 14 anni. Avrebbe poi debuttato con il club e segnato il suo primo gol nello stesso anno, apparendo anche nella loro vittoria della MLS Cup del 2004. Divenne titolare con il D.C. United prima di passare al Real Salt Lake, dove il Benfica entrò in scena. Il club portoghese pagò 2,1 milioni di dollari per il centrocampista mentre l`allora allenatore della U-20 statunitense, Thomas Rongen, implorò il suo agente di non fare la mossa. Ciò preannunciava un periodo in cui Adu avrebbe collezionato solo 21 presenze con il club, venendo prestato quattro volte e non riuscendo a imporsi prima di tornare in MLS per unirsi al Philadelphia Union nel 2011. Adu fece 41 presenze per l`Union, segnando 10 gol, ma tra il 2004 e il 2018, ha girovagato per il mondo giocando per 13 club in nove paesi diversi, una carriera profondamente deludente per un giocatore così altamente elogiato in così giovane età.