Un tribunale argentino ha dichiarato un errore giudiziario (mistrial) giovedì nel processo a carico di sette professionisti sanitari accusati di negligenza nella morte della leggenda del calcio Diego Maradona. Questa decisione è arrivata dopo che uno dei tre giudici che presiedevano il caso si è ritirato a causa delle polemiche sulla sua partecipazione a un documentario sul caso.
La giudice Julieta Makintach si è dimessa martedì in seguito alle critiche per il suo ruolo di primo piano in un documentario intitolato `Giustizia Divina`, che copriva il caso dalla morte di Maradona nel 2020 fino all`inizio del processo. Il procuratore aveva chiesto una revisione del suo presunto coinvolgimento nelle riprese durante il dibattimento, portando a una sospensione di una settimana prima del suo ritiro.
La dichiarazione di errore giudiziario implica che il caso riparta effettivamente da capo, annullando tutte le procedure svolte dall`11 marzo in poi. Un tribunale superiore selezionerà ora casualmente tre nuovi giudici, e una data per il nuovo processo non è ancora stata stabilita.
Il caso riguarda sette membri dell`equipe medica di Maradona. Sono accusati di non aver fornito cure adeguate al vincitore del Mondiale 1986 prima che morisse per arresto cardiaco nel novembre 2020, mentre si riprendeva da un intervento chirurgico per un coagulo di sangue nel cervello. Tra gli imputati figurano il suo medico principale, lo psicologo, lo psichiatra, il coordinatore medico e gli infermieri. Tutti gli imputati hanno dichiarato la propria innocenza riguardo alle accuse di negligenza, sostenendo che Maradona fosse un paziente difficile e rifiutasse le cure.
Maradona ha partecipato a quattro Mondiali, guidando in particolare l`Argentina alla vittoria nel torneo del 1986. Le sue epiche prestazioni, specialmente contro l`Inghilterra nei quarti di finale, hanno cementato il suo status leggendario a livello globale e nella sua patria. Maradona, deceduto a 60 anni, è universalmente considerato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi.