Gli anime musicali sono un genere piuttosto particolare. Mentre serie come “Sound! Euphonium!” e “Blue Orchestra” sono apprezzate da un pubblico di nicchia interessato alla musica classica e orchestrale, titoli più popolari come “K-On!” e “Bocchi the Rock!” dimostrano che per avere successo in questo ambito spesso è necessario un`enorme quantità di meme e gag comiche, a volte mettendo la musica stessa in secondo piano. La novità della stagione, “Rock – Women`s Modesty”, mostra come sia possibile trovare il giusto equilibrio: qui c`è spazio sia per potenti `martellate` e assoli scatenati da parte di musiciste rock selvagge, sia per i loro esilaranti battibecchi nelle pause tra una performance e l`altra. Cosa rende speciale la sua formula?
La serie racconta la quotidianità di Lilisa Suzunomiya, una ragazza di umili origini catapultata in un`elitaria accademia femminile dopo che sua madre ha sposato un uomo dell`alta società. Ora si ritrova a dover navigare in questo ambiente, nascondendo con tutte le sue forze un passato `criminale` legato a una vera e propria ossessione per la musica rock. A rendere il tutto più piccante è il fatto che sia piuttosto brava a mentire a sé stessa, il che la fa oscillare costantemente tra due mondi, rendendo il suo conflitto interno autentico e non forzato. Probabilmente avrebbe trascorso tutta la vita tra inchini formali e convenzioni sociali, se non avesse incontrato la batterista Otoha Kurogane in un edificio abbandonato dell`accademia.
Questa ragazza non ha permesso a Lilisa di negare la sua vera natura. La chitarrista, che pensava di aver chiuso con il suo passato, è stata talmente provocata dalla sfida di Otoha da perdere il controllo, afferrare una chitarra da un armadio e innamorarsene di nuovo. Dopo una prova infuocata, in cui si sono scambiate insulti a più non posso, le ragazze hanno realizzato l`incredibile chimica musicale tra loro e che non potevano più fare a meno l`una dell`altra. Cosa potevano fare? Solo formare una band.
È ovvio che personalità così esplosive non possano convivere con persone banali (anche se la serie riserverà sorprese anche su questo fronte), quindi il gruppo si completerà con personaggi altrettanto eccentrici. Una doppia vita nell`accademia, liti durante le prove e la scoperta di nuove sfaccettature della musica e delle proprie capacità durante i concerti: questo è il mix esplosivo che attende gli spettatori che si aspettano solo di vedere ragazze carine che fanno cose carine.
La trama principale dell`anime si basa su tre pilastri: le circostanze personali di Lilisa, i suoi studi e la sua attività musicale. Bisogna ammettere che ognuno di essi è realizzato, se non alla perfezione, in modo molto convincente: ovunque si trovano sfumature che distinguono questo titolo da altre opere sulle ragazze rocker. E poiché ci viene offerta la possibilità di fare un confronto, ci riferiremo a “Bocchi the Rock!” come all`ultima storia di successo nel genere.
Cominciamo con Lilisa stessa: è un personaggio realistico, difficile non provare simpatia per lei. In gran parte ciò è dovuto a sua madre, ossessionata dal fatto che Lilisa si comporti come una vera `lady`. Ma questa ossessione non è caricaturale, viene presentata a piccole dosi e in modo misurato, in modo che possiamo gradualmente percepire la portata della tragedia. Lilisa non si comporta nemmeno da vittima: in lei convivono pienamente questo conflitto e la sua individualità, che si manifesta nel desiderio di suonare rock. Oscilla costantemente da un polo all`altro, riflettendo contemporaneamente: è possibile conciliare la strada della `lady` e quella della rocker?
Anche se un conflitto del genere non pretende una profondità shakespeariana, “Bocchi the Rock!” non si presenta affatto come un anime drammatico, concentrandosi interamente sulle gag. Sì, Hitori è presumibilmente una hikikomori, ma le sue imbarazzanti goffaggini sono il massimo che ottiene da quello stile di vita. Lilisa riesce ad essere comica a causa dei suoi pasticci nell`accademia femminile, ma allo stesso tempo aspira a uno sviluppo personale, e ben maggiore del semplice superamento della sociofobia.
A proposito dell`accademia femminile: è eterogenea, come si addice a un ambiente di sviluppo di qualità per un personaggio in crescita. Ci sono sia `radicali` irremovibili nella categoria “le donne sono custodi sacrificali del focolare domestico”, sia `lady` che bilanciano eleganza e disinvoltura, e ognuna lo fa a modo suo. Tra tanti modelli di ruolo, dovrà trovare la sua individualità, e tutto questo si sovrappone alle complesse relazioni familiari di Lilisa.
Ma tutto questo è un potenziale spunto per il dramma – per ora l`accademia serve esclusivamente come generatore di meme e inconvenienti comici. Quando le ragazze ribelli manifestano improvvisamente la loro natura in pubblico, devono districarsi in modi esotici – a volte persino ispirando le compagne di classe. Che dire, persino la sorellastra di Lilisa si entusiasma e prova rispetto quando scopre la sua vera essenza, il che è un`ulteriore preparazione per una futura linea narrativa.
E la cosa più succosa in questo titolo è la musica. È notevolmente più complessa e pesante rispetto a “Bocchi the Rock!”. Qui abbiamo la sigla di apertura della nota band J-rock BAND-MAID, e composizioni più `old school` di gruppi strumentali. Questa, tra l`altro, è una caratteristica chiave della serie: la band suona senza vocalist, quindi tutta l`enfasi non è sulle “canzoni che ispirano i fan” o sui testi “laceranti”, ma sulla qualità e la `pesantezza` della dura `macelleria` quasi-metal delle ragazze.
Sì, non siamo ancora al top del rock progressivo giapponese, e diciamocelo: la concentrazione sugli assoli e sui riff non favorisce certo la memorizzazione delle canzoni, quindi l`assolo del momento sarà fantastico, ma la composizione probabilmente non ti resterà in testa dopo la visione. Eppure è molto lodevole che in questo anime si difendano visioni diverse sulla musica.
Ad esempio, una delle eroine è una fan sfegatata dell`underground. Ha anche imparato alla perfezione diversi strumenti, quindi `punta il dito` contro ogni musicista che incontra dicendo: “Siete pop commerciale che lavora per la fama”. In “Bocchi the Rock!” non si ricorda una simile passione underground; il massimo dell`originalità lì sono le parti di basso di Kikuri Hiroi, realizzate nello stile del rock psichedelico.
Qui invece ogni eroina è una vera `rock-sterba` (stro*za del rock). La batterista Otoha alterna assoli brutalissimi con blast beat, il loro folle duetto con Lilisa cerca di tenerlo sotto controllo la bassista, e della protagonista principale non c`è nemmeno bisogno di parlare: ad ogni concerto risveglia in sé nuove sfaccettature di un modo di suonare la chitarra “egoista”, che ci rimanda chiaramente a “Blue Lock” con il famoso meme “egoisto”.
E la tastierista? Beh, lei è una rara `incapace`. Questa è una splendida trovata per la serie: mostrare che nella creatività non tutto è dato dal talento e dall`apprendimento precoce. Alcuni musicisti dovranno compensare un ingresso tardivo in questo mondo con una lodevole laboriosità, se vogliono tenersi al passo con gli altri gruppi. E qui c`è anche bisogno di trovare la motivazione, risolvere i conflitti con colleghi perfezionisti, superare la paura del palco.
Tutto questo è splendidamente trasmesso attraverso le immagini. In “Rock – Women`s Modesty” spesso si creano miniature visive che mostrano la sottigliezza delle sensazioni in una determinata situazione. In qualche modo ricorda molto l`ecchi di una volta, come “Food Wars!”. Per mostrare come la batterista `domi` la chitarrista con il ritmo, la disegnano vestita da signora dominante, che incatena Lilisa. Solo che questo si mescola alla tensione della performance del momento e ai furiosi battibecchi delle musiciste sul palco, così che assomiglia davvero a una versione musicale di “Blue Lock”.
Anche l`immagine del rock è ben resa: quando le ragazze danno il massimo, il sudore vola via in tutte le direzioni. Un sorriso maniacale, il pubblico sfocato durante un assolo, una sorta di uragani sonori impazziti che travolgono gli spettatori – qui c`è tutto per far sentire allo spettatore che sul palco sta succedendo qualcosa di pesante, non qualche `strimpellata` su un amore triste. Hanno persino aggiunto le tradizionali battute sui bassisti, che altro dire.
Ogni titolo ruota attorno alla sua formula. “K-On!” ha aggiunto alle prove musicali i cupcake, “Bocchi the Rock!” i meme con la hikikomori. “Rock – Women`s Modesty” è riuscito a mescolare fin da subito il dramma personale con le gag e una musicalità relativamente avanzata. Anche con una musica solo leggermente più `pesante`, sorgono nuovi contenuti a livello di domande: “Come sorprendere un pubblico abituato a canzoni con voci con un sound strumentale?” o “Come lavorare in una band se tutti i musicisti hanno livelli di abilità diversi?”.
E se si rendesse la musica ancora un po` più pesante, il contenuto fresco e inesplorato aumenterebbe ulteriormente, il che sarebbe come acqua nel deserto, data la carenza di idee esistente nel genere. Come pensa una band come i Sokoninaru quando compone Gou Ni Moyu o Tenohira de Odoru? Come si formano e crescono musicalmente per strada gruppi come i Suspended 4th o i Buxus? Ogni gruppo può creare un proprio cosmo di significato, se i suoi membri sono pieni di creatività nel loro campo, ed è plausibile che tutto questo possa essere adattato per un pubblico di massa, specialmente se si utilizzano i meme, che qui si prestano decisamente. Attendiamo con ansia un ulteriore approfondimento di questo tipo di anime.