Novak Djokovic ha scherzato dicendo che Alexander Zverev lo stava “spiando” in vista del loro scontro nei quarti di finale del Roland Garros.
Il campione con 24 titoli del Grande Slam affronterà il potente Zverev nella sessione serale di domani al Roland Garros.

Prima della vittoria di Djokovic al quarto turno contro il britannico Cameron Norrie lunedì, la superstar del Paris Saint-Germain Ousmane Dembele ha sfilato con il trofeo della Champions League sul Court Philippe-Chatrier.
Dopo la sua facile vittoria (walkover) contro Tallon Griekspoor all`inizio della giornata, Zverev si è recato sul Chatrier per farsi scattare una foto con la famosa coppa.
Pubblicando la sua foto con il trofeo su Instagram, Zverev, ex finalista del Roland Garros, ha scritto: “Non mi aspettavo di vederti qui @championsleague. Congratulazioni @psg.”
Djokovic, che ha un buon rapporto con il tedesco, ha ironicamente affermato che Zverev aveva un secondo fine.
Il serbo, 38 anni, ha commentato: “Dì la verità. Eri lì perché stavi spiando la mia partita. Vedere il trofeo era solo una scusa.”
La battuta di Djokovic ha ricevuto oltre 12.000 “mi piace” da parte dei fan divertiti.
Il campione tre volte vincitore del Roland Garros punta a porre fine a un digiuno di Grande Slam che dura dagli US Open del 2023.
Prima del torneo, Djokovic si è separato dal suo allenatore dopo le uscite anticipate a Monte Carlo e Madrid.

Avendo vinto un torneo minore a Ginevra alla vigilia del Roland Garros, Djokovic è arrivato a Parigi di buon umore.
La superstar di Belgrado ha raggiunto i quarti di finale senza perdere nemmeno un set.
E domenica sera, Djokovic si è persino recato al vicino Parc des Princes per festeggiare la Champions League del PSG.
Centinaia di persone sono state arrestate a Parigi dopo una notte di caos a seguito del trionfo del PSG.

Riferendosi a un movimentato sabato sera, durante il quale aveva battuto l`austriaco Filip Misolic, Djokovic ha detto: “La gente era piuttosto tesa qui, devo dire, per il nostro rientro in albergo.
“A un certo punto, ci sconsigliavano del tutto di tornare, magari di trovare un posto dove dormire qui intorno per una notte, perché a quell`ora era già passata mezzanotte e c`erano bombe lacrimogene, macchine in fiamme e altre cose che accadevano per strada, ed era davvero pericoloso.”
“Tutto intorno al nostro albergo, che è vicino all`Arco di Trionfo.”
“Alla fine ne abbiamo parlato. Abbiamo aspettato un po`, e poi abbiamo deciso di andare.”
