Djokovic critica la sospensione di Sinner: “Sembra ci sia favoritismo”
Novak Djokovic ha espresso forti critiche riguardo alla recente sospensione di tre mesi inflitta a Jannik Sinner, affermando che la maggior parte dei giocatori nello spogliatoio non è soddisfatta di come si è svolto il processo e ritiene che ci sia stato favoritismo.
Il campione serbo ha dichiarato: “Ho parlato con diversi giocatori negli ultimi mesi e la maggior parte di loro non ritiene che il trattamento sia stato equo. Molti credono ci sia stato favoritismo. Sembra quasi che si possa influenzare il risultato se si è un top player con accesso ai migliori avvocati.”
Djokovic ha aggiunto che c’è una mancanza di fiducia nel sistema e che è necessario riformarlo: “È il momento di fare qualcosa e affrontare il sistema perché è chiaro che la struttura così non funziona. È incoerente e mi sembra molto ingiusto.”
La sospensione di Sinner, iniziata il 9 febbraio e che terminerà il 4 maggio, gli permetterà di partecipare agli Internazionali d’Italia, al Roland Garros e a Wimbledon. Molti ritengono che la tempistica e la durata della sospensione siano troppo convenienti per il giocatore italiano.
L’Associazione dei Tennisti Professionisti (PTPA), fondata da Djokovic, ha rilasciato una dura dichiarazione criticando la mancanza di trasparenza e coerenza nel processo antidoping. Altri giocatori come Nick Kyrgios e Daniil Medvedev hanno espresso preoccupazioni simili.
La vicenda solleva interrogativi sull’equità del sistema antidoping nel tennis e sulla necessità di riforme per garantire un trattamento uniforme per tutti gli atleti, indipendentemente dal loro status o dalle loro risorse legali.