Novak Djokovic ha superato un iniziale problema di salute durante il suo match di primo turno a Wimbledon, ringraziando “pillole miracolose” per averlo aiutato a finire la partita prima del temuto coprifuoco e a iniziare la sua ricerca del 25° titolo del Grande Slam.
Il tennista serbo, numero sei del mondo, si è assicurato l`accesso al secondo turno dove affronterà il ritrovato britannico Dan Evans, dopo aver battuto Alexandre Muller.
Djokovic ha già manifestato in passato la sua frustrazione per l`insolito coprifuoco di Wimbledon alle 23:00. Durante l`incontro, a un certo punto, sembrava che potesse essere costretto a tornare il giorno successivo per completare il match del primo turno.
Il 24 volte campione del Grande Slam ha iniziato in modo dominante il primo set contro il numero 41 del mondo, che, secondo alcune fonti, guadagna denaro pubblicando scatti audaci su OnlyFans. Con la fretta di chiudere prima che il tetto del campo fosse azionato, il sette volte vincitore di Wimbledon ha conquistato agevolmente il primo set con il punteggio di 6-1.
Tuttavia, Muller, che si è soprannominato il tennista più sexy di Francia, ha reagito con determinazione. Muller ha giocato un tie-break del secondo set sorprendente, salvando due set point mentre Djokovic mostrava segni di fatica.
Il serbo è apparso scoraggiato e poco dopo ha richiesto un timeout medico. Anche il suo avversario ha avuto bisogno dell`intervento del fisioterapista.
Con il tetto ormai chiuso e il coprifuoco incombente, Djokovic ha cambiato marcia, vincendo il terzo set per 6-2 e ottenendo un break decisivo su Muller all`inizio del quarto set.
Commentando la partita, Djokovic ha dichiarato:
“È fantastico finire stasera, prima del coprifuoco.”
“Sono passato dal sentirmi al mio meglio assoluto per il primo set e mezzo al mio peggio assoluto.”
“Che fosse un virus intestinale o meno, l`energia è tornata dopo le pillole miracolose dei dottori.”
“Sapevo che qualcosa non andava con lo stomaco. Merito ad Alex per aver giocato un ottimo tennis.”
“Non sarei qui se non pensassi di avere una possibilità. Ho sempre una possibilità.”