La Casa Bianca ha confermato che il nuovo divieto di viaggio imposto dall`amministrazione Trump non avrà ripercussioni sui giocatori e sul personale delle squadre che si recheranno negli Stati Uniti per la Coppa del Mondo per club FIFA e la Concacaf Gold Cup, previste quest`estate, poiché questi tornei rientrano nelle eccezioni previste.
Mercoledì, il Presidente Donald Trump ha firmato un proclama che impone un divieto totale o parziale per i viaggiatori provenienti da 19 paesi. Dodici di questi (Afghanistan, Myanmar, Ciad, Congo, Guinea Equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen) sono soggetti a restrizioni complete. Questa lista avrebbe potuto creare problemi alle squadre e ai giocatori partecipanti ai due tornei. Ad esempio, Haiti gareggerà nella Gold Cup, mentre l`Inter, finalista di UEFA Champions League, parteciperà alla Coppa del Mondo per club con l`attaccante iraniano Mehdi Taremi.
Tuttavia, il proclama include espressamente un`esenzione per i giocatori e lo staff che si recheranno negli Stati Uniti per la Coppa del Mondo (2026) e le Olimpiadi (2028). La politica prevede anche un`eccezione per “altri eventi sportivi importanti determinati dal Segretario di Stato”, un gruppo che, secondo quanto riferito, include la Coppa del Mondo per club e la Gold Cup.
Ecco un approfondimento su come il nuovo divieto di viaggio influisce sul calcio, considerando i numerosi eventi sportivi importanti che si svolgeranno negli Stati Uniti nei prossimi anni.
Quali paesi sono interessati dal divieto di viaggio?
I viaggiatori provenienti da 12 paesi sono soggetti a una restrizione totale: Afghanistan, Myanmar, Ciad, Congo, Guinea Equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen. I viaggiatori provenienti da altri sette paesi (Burundi, Cuba, Laos, Sierra Leone, Togo, Turkmenistan e Venezuela) affronteranno una restrizione parziale. Il proclama specifica che “queste restrizioni distinguono tra, ma si applicano sia all`ingresso di immigrati che di non immigrati”. Le nuove restrizioni sui viaggi entreranno in vigore lunedì e non dovrebbero riguardare coloro che possiedono visti rilasciati in precedenza o titolari di green card.
Quali esenzioni si applicano ai giocatori di calcio?
Il proclama elenca diverse esenzioni al divieto, inclusa una per gli atleti e lo staff che si recano negli Stati Uniti per importanti eventi sportivi. Coppa del Mondo e Olimpiadi sono menzionate esplicitamente, ma un portavoce della Casa Bianca ha confermato che la Coppa del Mondo per club e la Gold Cup rientrano tra gli eventi a cui si applica l`esenzione.
La nazionale maschile di Haiti parteciperà alla Gold Cup quest`estate, mentre diversi giocatori che prenderanno parte alla Coppa del Mondo per club provengono da nazioni elencate nel proclama. Ad esempio, Josna Loulendo dell`Al Ain è originario della Repubblica del Congo.
Per quanto riguarda i paesi soggetti a divieti di viaggio parziali, ci sono diversi giocatori attesi alla Coppa del Mondo per club. L`elenco include i togolesi Kodjo Fo-Doh Laba (Al Ain) e Roger Aholou (Esperanza de Tunis), e i venezuelani Matías Lacava (Ulsan HD) e Salomon Rondon (Pachuca).
In che altro modo il calcio sarà influenzato dal divieto di viaggio?
Sebbene l`esenzione sia prevista per giocatori e staff, potrebbero sorgere problemi per i tifosi che si recano negli Stati Uniti per qualsiasi prossimo evento sportivo.
Rimane anche un`incognita su quali future competizioni rientreranno nell`esenzione. Gli Stati Uniti ospitano regolarmente amichevoli precampionato di squadre straniere ogni estate, mentre la MLS accoglie le squadre della Liga MX per la Leagues Cup annuale.
Anche prima di questo proclama, alcune giocatrici avevano ricevuto il consiglio di non lasciare gli Stati Uniti a causa di preoccupazioni legate ai viaggi durante la precedente amministrazione Trump. Ad aprile, quattro giocatrici della NWSL originarie dello Zambia furono escluse dalla squadra per partite in Cina, con i dirigenti federali che citavano le politiche di viaggio. Nello stesso mese, un`altra giocatrice della NWSL, Deyna Castellanos, non rappresentò il Venezuela per mancanza di chiarezza sulle politiche di viaggio statunitensi.